L’evoluzione sociodemografica spinge il mercato delle piccole abitazioni

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L’evoluzione sociodemografica spinge il mercato delle piccole abitazioni

 

Il Patrimonio immobiliare mostra ormai evidenti i segni della sua inadeguatezza alle mutate necessità del quadro sociodemografico. Secondo i dati contenuti nel censimento del 2011, il 58% dei nuclei familiari è composto da uno o due componenti. Ma questa evoluzione non trova riscontro con quella l’offerta del mercato immobiliare che, pur mostrando segnali inequivocabili di grande dinamismo, non riesce a soddisfare completamente la domanda di questa tipologia di alloggi condizionata anche da un nuovo assetto economico e di precariato delle classi medie.

 

Oggi lo spazio, che una volta era sinonimo di comodità, è sempre più vissuto come un costo che grava a volte in maniera insostenibile sulle spalle di proprietari che, magari in età avanzata, vivono in abitazioni esagerate rispetto alle loro esigenze.

 

Secondo Immobiliare.it “appena il 24% del patrimonio immobiliare in vendita è costituito da abitazioni con una sola camera da letto”

 

Le motivazioni vanno ricercate sia nella struttura del mercato che per sua natura non può avere la stessa velocità di cambiamento di quello della curva demografica, ma anche nella rigidità delle normative edilizie che non sono più adeguate alle nuove esigenze abitative né, tantomeno, sono sensibili ai mutamenti di queste in mercati più avanzati.

 

Milano, nell’ambito di questa evoluzione è come sempre all’avanguardia per la sua innata attenzione alle esigenze dei potenziali clienti di qualsiasi mercato e presenta la più elevata concentrazione di mono e bilocali in vendita sul totale degli annunci (44%).

 

Quindi le “smart units” sono uno dei motori sui quali l’economia deve operare sia per soddisfare la domanda sempre più evidente degli acquirenti, ma soprattutto per innescare e dare forza a tutto il conseguente indotto non solo industriale, ma anche della piccola economia di famiglie e lavoratori che potrebbero avere nell’investimento immobiliare una fonte nuova di redditività senz’altro più competitiva di quella offerta dal sistema finanziario non più in grado di soddisfare le esigenze dei risparmiatori.